Cosa mai può cercare una viaggiatrice solitaria nel cuore dell’Europa orientale? Una delle più belle e antiche signore d’Europa, la splendida Budapest. Sarà un’avventura meravigliosa perdersi in una città che racchiude il fascino delle vecchie capitali europee e il temperamento dei popoli orientali.
A Budapest si potrà intraprendere un viaggio indietro nel tempo nella molteplicità delle architetture, nei tratti somatici degli abitanti che raccontano a chi sa osservare quanti e quali popoli hanno abitato, conquistato e vissuto lungo le rive del Danubio.
Per le strade di Budapest il vociferare della gente si alterna alla voce sommessa del Danubio che attrae ciascun turista sino alle sue rive e ne ruba gli sguardi da ogni punto elevato. Lasciarsi sedurre dal maestoso incedere delle sue acque significa entrare nell’anima della città allo stesso tempo divisa dal Danubio e unita dai cinque possenti ponti che ne vincono le onde. Per carpire tutto ciò in uno sguardo non dimenticate di salire sul Bastione dei Pescatori, magari di sera, per un momento vi sembrerà di assistere a un sogno, quasi ad una favola dove il fiume riceve in dono dalla città una corona luminosa fatta di ponti. Non resta dunque che perdersi per le strade di una città della tipica malinconia dei paesi dell’Est, dalla storia millenaria risalente ai romani, che gioca con la flemma e l’intrigante instabilità dei popoli orientali e che strega con i suoi luoghi incantati.
di Ernestina Mazza
Muoversi
Muoversi per Budapest non è molto complicato, anche se bisogna tenere presente che la città è piuttosto estesa e a piedi si possono percorrere solo piccole zone, tipo la vecchia Buda monumentale o il centro di Pest, in parte pedonale.
Per il resto ricorda che i taxi costano poco e sono affidabili. Difficilmente verrai ingannata da tassisti che se approfittano gonfiando la corsa e puoi quindi usarli per girare ogni parte della città.
La metropolitana, poi, è comoda, piacevole da usare, con quell’aria vecchiotta e romantica, e tutto sommato nemmeno tanto difficile da “dominare”. Attenzione però ai biglietti. Alcuni danno diritto a percorrere solo un certo tipo di linee e per interconnessioni tra linee ce ne vogliono di speciali, fatti apposta per le coincidenze. I controlli sono frequenti (praticamente sempre nei punti di connesione tra linee) e anche se con i turisti viene usato un occhio di riguardo è bene non farsi cogliere in fallo. Se pensi di girare molto prendi un biglietto giornaliero o addirittura un biglietto per tre giorni o una settimana. La Budapest Card dà diritto a viaggiare gratis sui mezzi di trasporto e a entrare gratis nei musei. Esiste per 48 oppure 72 ore.
Romantici i vecchi tram che sferragliano in ogni angolo del centro storico. Prenderne uno e percorrere un pezzo di strada, magari monumentale (passare per esempio davanti al Parlamento o al Ponte delle Catene) vale davvero la pena.
La Ferrovia dei Bambini
Se poi vuoi utilizzare un mezzo pubblico veramente speciale, prendi la Ferrovia dei Bambini. Percorre i Monti di Buda ed è veramente una cosa insolita. Il punto di partenza è Moszkva Ter; da qui con il tram 18 o il 56 si arriva a Vàrosmajor, da dove parte un trenino a cremagliera che arriva fino al Monte Széchenyi, a quasi 500 metri sul livello del mare. Una volta in cima si può proseguire con la Ferrovia dei Bambini, un vecchio treno dove macchinisti, bigliettai e capostazione sono ragazzini di poco più di 12-13 anni, retaggio dell’epoca comunista.
Dormire
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Mangiare
La cucina ungherese rispecchia in maniera decisiva l’intrecciarsi delle popolazioni che hanno abitato il paese. Le specialità gastronomiche tradizionali d‘haut cuisine furono rinvigorite in passato dai sapori decisi della cucina popolare. A questa miscela vincente si aggiunsero in seguito gli influssi internazionali. Ecco dunque in breve la “carta di identità” della cucina ungherese, caratterizzata dai sapori forti e allo stesso tempo raffinati.
Il passato dell’arte culinaria ungherese è popolato di miti e leggende culinarie. Vale la pena di ricordare a tal proposito il creatore della famosa torta, József C. Dobos, dalla poliedrica personalità, pasticcere, cuoco, commerciante di derrate alimentari e scrittore specializzato. Preparò la famosa torta per l’Esposizione Nazionale del 1885 riscuotendo un successo internazionale. Altrettanto eclatante il caso di Emil Gerbeaud, d’origine ginevrina. Un vero artista dell’arte pasticcera. Progettò egli stesso le scatolette decorative speciali per i cioccolatini, inventò il boero ed i confetti al cioccolato. La lussuosa pasticceria Gerbeaud, nella preziosa cornice di un ambiente d’epoca ottocentesca, accoglie ancora oggi i palati raffinati non solo ungheresi ma anche europei.
Ecco alcuni indirizzi di ristoranti e caffè della capitale ungherese per coccolare il tuo palato:
Alabardos
I., Országházb utca 2
tel 356-0851
Aperto dalle 12.00 alle 16.00 e dalle 19.00 alle 23.00
Apostolok
V., Kìgyó utca 4-6
tel 267-0213
Aperto dalle 12.00 alle 24.00
Gerbaud
V., Vörösmarty tér 7
tel 429-9000
Aperto dalle 9.00 alle 21.00
Shopping
Prima di lanciarti nello shopping che, va detto, non può dare la stessa soddisfazione di altre città europee, è bene conoscere gli orari: negozi di alimentari aprono alle 7.00 e chiudono alle 18.00. Gli altri esercizi pubblici sono aperti generalmente dalle 9.00 alle 18.00, dal lunedì al venerdì. Il sabato chiudono tutti alle 13. Domenica sono aperti i maggiori centri commerciali. Le banche osservano il seguente orario: dal lunedì al giovedì, dalle 8.00 alle 15.00, venerdì dalle 8.00 alle 13.00.
Per gli appassionati dell’antiquariato Falk Miksa utca è un piccolo paradiso. Qui oltre una trentina di negozi aspettano la viaggiatrice curiosa e amante delle chincaglierie e degli oggetti d’epoca.
Nella galleria Kieselbach (Szent Istvan Körút 5, ang. Falk Miksa utca; tel +36 1 2693148)
si possono acquistare splendidi quadri di pittori ungheresi.
Da Bàv (Szent Istvan körút 3, ang. Falk Miksa utca; tel +36 1 3314534) si trova di tutto e vi sono anche una casa d’aste e un banco dei pegni.
Da Rozália Galéria (Falk Miksa utca 17; tel +36 1 302644) si possono comprare splendidi tappeti antichi, specialmente persiani e asiatici e quadri di pittori ungheresi contemporanei.
Nella (Hattyu u) Hattyuhàz si trova un palazzo moderno che ospita numerosi negozi, anche di antiquari.
Il mercatino delle pulci di Ecseri (Nagykõrösi út 156) è un vero e proprio bazar e se si è pazienti si trovano davvero ottime occasioni. Qui ci sono diversi negozi di antiquariato.
Puoi acquistare splendidi manufatti artigianali presso Folkart Centrum, Váci utca 14.
Non dimentichiamoci del vino, del soave Tokaj, il più prestigioso dei vini ungheresi. Ecco a proposito gli indirizzi di alcune enoteche: Casa Dei Vini Ungheresi, Szentháromság tér 6; Le Sommelier, Régiposta u. 14; Elsö Pesti Borház, Bajcsy-Zsilinszky út 18.
Pregevole è la produzione ungherese di porcellane. Basti pensare alle manifatture di Herend. Perché non regalarsi una preziosa porcellana da custodire a lungo, un motivo in più per ricordare il soggiorno nella capitale?
Ecco dove potrai acquistarlo:
Herend, József nádor tér 11 / Kigyó u. 5; Zsolnay, Kristóf tér 2.
Se poi vuoi perderti tra il variopinto mosaico dei banchi dei mercati, tra il vociferare dei venditori e gli occhi curiosi dei visitatori, ecco dove andare:
Grande Mercato Coperto, Fovám krt 1-3 (Aperto il lunedì dalle 6.00 alle 17.00; dal martedì al venerdì, dalle 6.00 alle 18.00;il sabato, dalle 6.00 alle 14.00); Mercatino Delle Pulci, Nagykorösi út 156 (aperto da lunedì a venerdì, dalle 8.00 alle 16.00, e il sabato, dalle 7.00 alle 15.00).
Per le amanti della musica ecco dove soddisfare ogni curiosità:
Rózsavölgyi, Zenemubolt Szervita tér 5, con un vasto assortimento di musica classica, tzigana e folk.
Mamme e bimbi
Se la tua avventura ungherese è accompagnata dai bimbi, ecco un paio di idee per trascorrere qualche piacevole ora divertendosi.
Il Luna Park dalle mille attrazioni nel quartiere XIV., Állatkerti út 14-16,
tel +36 1 3632660. Aperto da aprile a settembre, dalle 10.00 alle 20.00 ogni giorno.
Si arriva con l’autobus 4 e con il tram 72, la metropolitana M1, scendendo a Széchényi fürd.
Una splendida casa di giochi interattivi che cerca di suscitare l’interesse di bambini e ragazzi verso le meraviglie del nostro mondo, avvicinandoli alla scienza giocando, è il Palazzo delle Meraviglie, sito nel quartiere XIII., Váci út 19, tel +36 1 3506131. Aperto dal lunedì a venerdì, dalle 9.00 alle 17.00, e sabato e domenica, dalle 10.00 alle 18.00. Da gennaio ad aprile, è chiuso il lunedì.
Per arrivarci si prende la metropolitana M3 e si scende a Lehel tér.
E perché no una visita al circo della capitale?
Il Grande Circo della Capitale si trova nel quartiere XIV., Állatkerti körút 12, tel +36 1 343 8300. Ti porterà qui l’autobus 4, il tram 72 e la metropolitana M1, fermata di Széchényi fürd. Chiuso tra il 20 marzo e il 1 aprile, e da settembre fino al 15 ottobre.
Potrebbero forse interessare ai tuoi figli gli animali delle acque e della giungla presso il Tropicárium-Oceanarium, Campona (Nagytétényi út 37- 45, tel +36 1 424 3053).
Nel grande acquario sono presenti anche alcuni squali la cui vicinanza non lascerà indifferenti. Vi si arriva con gli autobus numero 3, 14, 113.
Particolarmente divertente è la Ferrovia dei Ragazzi che attraversa le colline di Buda presso Széchényi-hegy e H_vösvölgy. Tel +36 1 3955420.
Da vedere
Piazza degli Eroi
La piazza più imponente della capitale ungherese porta l’altisonante nome di Piazza degli Eroi. La maestosa scenografia si schiude nell’armonioso abbraccio di due colonnati disposti a semicerchio che, in prospettiva, incorniciano l’obelisco al centro recante in cima l’Arcangelo Gabriele, che in una mano regge la doppia Croce Apostolica e, nell’altra, la Sacra Corona. Ai piedi della colonna vi sono le statue di sette nobili cavalieri, vestiti con abiti orientali. Si tratta dei sette principi condottieri o principi delle sette tribù ungheresi (in parte personaggi leggendari ed in parte personaggi storici) che nell’ 895 si stabilirono nel territorio dell’odierna Ungheria. Fra le colonne fanno capolino le statue di eminenti personaggi della storia ungherese. A partire da Santo Stefano fondatore dello Stato fino al politico Kossuth Lajos che capeggiò la guerra d’indipendenza del 1848/49 contro gli Asburgo. Sopra i pilastri campeggiano gruppi di statue simboleggianti il lavoro, il benessere, la sapienza, la pace e la gloria. Completano la magnificenza della piazza gli edifici laterali: il Mücsarnok, museo delle esposizioni, e il Museo delle Belle Arti.
Palazzo Gresham
V, Roosvelt tér 5-6
L’edificio della Compagnia delle Assicurazioni Gresham (1907), rappresenta un bell’esempio di architettura “art nouveau” di cui la città abbonda. L’edificio ospitava i più prestigiosi appartamenti e uffici d’epoca. Sulla facciata compaiono numerose statue e il bassorilievo del fondatore della borsa di Londra, Thomas Gresham. Il palazzo è diventato sede del lussuoso albergo ‘The four seasons’.
Parlamento
V, Kossuth Lajos tér
Il più grande edificio del paese è rappresentato dal neogotico Parlamento, la cui sagoma domina il panorama lungo il Danubio di Pest e si apre nell‘irregolare slancio di guglie e torrette. Il complesso è stato eretto tra il 1884 e il 1902 su progetto di Imre Steindl, si compone di 691 locali, e si disloca per una lunghezza di 268 metri e largo 123 metri. L’imponente cupola è alta ben 96 metri. La scala principale è decorata con affreschi di Károly Lotz e con statue di György Kiss. L’edificio rappresenta una commistione di stili, la facciata esterna incarna il simbolo del rinascimento gotico, mentre i locai interni si rifanno al barocco e al rinascimento. La facciata principale è quella che si espone sul Danubio, anche se l’ingresso principale si trova sul lato opposto, sulla piazza Kossuth. La struttura dell’edificio sorge in funzione dell’articolazione dell’assemblea legislativa bicamerale. L’ala settentrionale e quella meridionale hanno al centro tetti più sporgenti, per segnalare così il luogo dove si consultavano le due Camere. Dal 1944 il Parlamento è divenuto monocamerale e l’edificio è stato destinato a funzioni diverse. Nella parte settentrionale oltre a ospitare congressi e conferenze internazionali, vi si trova la residenza del primo ministro. Nell’ala meridionale si trova la residenza del Presidente della Repubblica e gli uffici del presidente della Camera. Nella sala dei congressi campeggia il quadro ‘La conquista della Patria’ del celebre pittore ungherese Mihály Munkácsy. Dal 2000 è inoltre custodita nei locali del parlamento la corona di Santo Stefano (Szent István), i gioielli dell’incoronazione, lo scettro, il pomo del paese.
Basilica di Santo Stefano
V, Szent István tér
La Basilica è dedicata a Stefano, il santo re mitico fondatore della Nazione Ungherese e qui è conservata la mano destra del re Santo Stefano col pugno chiuso. La reliquia è oggetto di devozione soprattutto il 20 agosto, quando avviene la processione in occasione della festa ungherese più antica e più popolare in onore di Santo Stefano. I lavori di costruzione iniziarono nel 1857 e terminarono definitivamente nel 1907 sotto la guida del brillante architetto József Kauser. La chiesa è la più grande di Budapest ed è dotata di una cupola alta circa 90 metri. Sull’Altare Maggiore domina la statua del re che si fece incoronare il Natale del 1000.
Il Bastione dei Pescatori
I, Piazza Szentháronmság tér
Una costruzione neoromanica edificata sulle rovine del mercato medievale del pesce e sul tratto di mura difeso dalla corporazione dei pescatori. I lavori furono iniziati nel 1895 dall’architetto Frigyes Schulek e oggi la costruzione rappresenta una meta ambita da turisti e dalla gente locale. Si gode infatti di uno splendido panorama sia di giorno che di sera. Il luogo è folcloristicamente popolato da bancarelle che vendono artigianato tipico e prodotti locali alle migliaia di turisti.
La chiesa di San Mattia
I, Szentháronmság tér
È la più bella e suggestiva chiesa della città. Il nucleo primario della chiesa fu edificato tra il XIII e il XIV secolo. Solo nel 1896 il complesso ha assunto la sua attuale forma neogotica secondo il progetto di rinnovamento del complesso del palazzo reale ideato da Frigyes Schulek. Gli affreschi e le vetrate sono opere di celebri artisti ungheresi. I fianchi sono ornati da portali scolpiti e la facciata svetta nella fantasiosa torre gotica che arricchisce il profilo della città disegnato da torri e guglie.
Il Palazzo Reale
I distretto, Buda
L’intero complesso fa parte del patrimonio dell’Unesco. La maestosa mole del Palazzo Reale occupa tutta la parte meridionale della Fortezza. È stato abitato dai Turchi, dagli Asburgo, tre volte è stato distrutto e ricostruito sempre nello stile del momento.
L’ultima ricostruzione, resa necessaria dalla devastazione avvenuta nel 1945, ed anni di lavoro di restauro hanno realizzato all’interno del complesso classicheggiante un’isola culturale di prim’ordine. Vi trovano sede, oltre alla Galleria Nazionale, la Biblioteca Nazionale, il Museo Ludwig ed il Museo Storico della città.
Consigli
Ecco qualche dritta particolare per rendere la tua visita a Budapest ancora più interessante:
Che ne diresti di una serata su un battello lungo il Danubio dove il ritmo delle onde lascia il passo alla musica? Se ti va, fa per te il ‘Battello Operistico’, a bordo del quale ballerini, cantanti e artisti del Teatro Statale Ungherese dell’Opera e del Teatro Operetta di Budapest presentano capolavori dell’operetta, della canzone italiana conditi talvolta dal folklore locale. Per informazioni puoi rivolgerti al sito Bullet8 http://www.operetthajo.hu. Si parte dall’imbarcadero di Vígadó tér. I biglietti si trovano presso le receptions degli hotel, all’ufficio informazioni turistiche o al punto di imbarco.
Uno dei modi più facili per visitare la città ungherese è quello di scegliere la Budapest card acquistabile alle fermate delle metropolitane, negli uffici turistici, nelle agenzie di viaggi e negli alberghi. Si potrà usufruire senza limiti dei mezzi pubblici e dell’ingresso gratuito in 60 musei, nonché sconti in negozi e ristoranti. All’acquisto si ottiene anche una guida completa in lingua sulle agevolazioni della Budapest Card.
Uno dei musei più particolari e interessanti è quello delle statue risalenti al periodo del comunismo. Si tratta delle effigi di Lenin, Marx, Engels, Dimitrov, Ostapenco e di numerosi altri simboli dell’epoca comunista che un tempo popolavano gli angoli della città. Un’occasione unica gettare un’occhiata dietro la famigerata cortina di ferro. Il parco si trova nel XIII distretto, all’angolo tra Balatoni út e Szabadkai utca. Dal 1 dicembre al 28 febbraio è aperto solo durante il finesettimana e festivi. Negli altri periodi dell’anno è aperto ogni giorno dalle 10.00 alle 16.00.
Una delle meraviglie della capitale ungherese sono le oltre 80 sorgenti termali funzionanti presenti nella capitale. Vi sono circa 50 terme, tra cui bagni turchi originali, piscine dalle raffinate decorazioni, nonché eleganti alberghi termali.
Chi subisce il fascino della cultura ebraica non deve dimenticare poi di dare uno sguardo ad una delle più belle e maestose sinagoghe europee dal magnifico stile bizantino-moresco, quella di Dohány utca, caratterizzata da una straordinaria acustica che la rende una perfetta sala concerti. Il museo annesso alla sinagoga custodisce una preziosa collezione di oggetti ebrei dall’epoca romana al Novecento.
Budapest e’ raccontata da Ernestina Mazza