L’arte italiana ha molto da dire all’estero e lo dice forte e chiaro. Nel giro di pochi giorni si sono inaugurate due mostre dedicati a due grandi artisti del passato, Botticelli e Giorgione, rappresentanti di due città in qualche modo ‘rivali’ in grandezza, Firenze e Venezia.
Botticelli Reimagined, al V&A, non solo mostra la delicatezza dei tratti femminili nei dipinti del pittore toscano (niente nascita di Venere o Primavera, però, quelli rimangono agli Uffizi) ma fa anche un excursus sull’eredità botticelliana e sull’influenza (enorme) che ha avuto sull’arte, anche quella contemporanea, come dimostrano le opere di David La Chapelle e di Andy Warhol. Da Botticelli in poi, in pratica, il concetto di bellezza è cambiato e l’arte lo dimostra. Botticelli Reimagined resta aperta fino al 2 luglio 2016.
In the Age of Giorgione alla Royal Academy of Arts, si inaugura il 12 marzo e resta aperta fino al 5 giugno 2016. E’ dedicata a Giorgione, il più misterioso degli artisti del cosiddetto Rinascimento veneziano, ma anche ai suoi contemporanei, Bellini, Tiziano, Lorenzo Lotto e Sebastiano Del Piombo. La mostra, curata da Arturo Galansino, attuale direttore di Palazzo Strozzi, è divisa per tematiche: ritratti, paesaggi, rappresentazioni religiose e ritratti allegorici. Ed è in quest’ultima sala che troviamo il più interessante dei ritratti, La Vecchia di Giorgione, proveniente dalle Gallerie dell’Accademia, il ritratto di una donna certamente non giovane, certamente non bella ma affascinante nella sua decrepitezza.